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FISCO, niente tasse per il professionista che porta clienti gratis nello studi associato

Nessun onore fiscale a carico del professionista che, gratuitamente, effettua il passaggio di clienti dallo studio personale a quello associato: è questo, in estrema sintesi, il contenuto della risoluzione n. 177/E approvato dall'AdE. Dunque, non avrà alcuna ripercussioni fiscale il professionista (commercialisti, esperti contabili ed avvocati) che:

-          non verrà pagato per far confluire la sua clientela personale nel neonato studio;

-          non riceverà compensi per l'operazione effettuata;

-          percepirà il profitto del nuovo organismo determinato in base al contributo di ognuno.

Pertanto, non fanno differenza le quote ridistribuite secondo il "peso professionale" di ognuno. Per la quantificazione delle somme da assegnare ai soci, infatti, diversi sono i fattori determinanti: esperienza, attività professionale, bagaglio di conoscenze. La maggiore partecipazione alle quote di utili non può essere considerata come corrispettivo dell'apporto della clientela.

In pratica, con il modello associativo, modifica soltanto l'organizzazione dell'attività esercitata, che diventa più efficiente e meno dispendiosa, ma non cambia il tipo di rapporto "personale" tra il singolo professionista e il suo assistito, unico elemento che appare veramente essenziale nell'attribuzione dei compensi.

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