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LEGGE FINANZIARIA 2010 in dirittura d'arrivo
Il Senato ha definitivamente approvato in terza lettura il disegno di legge n. 1790-B recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2010).
Rispetto al disegno di legge finanziaria licenziato dal Senato (s. v. "Focus Legislativo n. 31/09"), la Camera dei deputati ha notevolmente incrementato il contenuto della manovra. Tra le modifiche apportate appaiono particolarmente rilevanti la riduzione del 20 per cento dell'acconto IRPEF 2009, l'attuazione del Patto per la salute per il triennio 2010-2012, l'incremento del livello di finanziamento del Servizio sanitario nazionale, la rideterminazione dell'annuale disciplina delle anticipazioni di tesoreria per il finanziamento della spesa sanitaria corrente, l'incremento degli investimenti per l'edilizia sanitaria e la disciplina più stringente per quelle Regioni che non garantiscono l'equilibrio economico sanitario. Si rileva anche l'adeguamento degli ordinamenti finanziari della Regione Trentino-Alto Adige e delle Province autonome di Trento e di Bolzano agli obiettivi di perequazione e solidarietà stabiliti per le Regioni a Statuto speciale e le Province autonome secondo i principi del federalismo fiscale. Viene poi disposto il rimborso ai Comuni delle minori entrate derivanti dalla soppressione dell'ICI sull'abitazione principale, procedendo ad integrare delle dovute risorse lo stanziamento finalizzato allo scopo. Inoltre, sono previste misure destinate al sostegno del reddito dei lavoratori, al mantenimento dei posti di lavoro o alla riassunzione di disoccupati, stabilendo, tra l'altro, anche la proroga per il 2010 della detassazione dei contratti di produttività. Sono poi previsti interventi diretti ad aumentare la capacità di offerta del sistema bancario e finanziario delle Regioni del Mezzogiorno e a sostenere le iniziative imprenditoriali locali, in particolare con la costituzione della Banca del Mezzogiorno Spa. Vengono introdotte, altresì, misure di razionalizzazione e di riduzione dei trasferimenti erariali spettanti a Comuni e Province e dei contributi alle Comunità montane, consentendo a tali enti di ridurre alcune voci di spesa attraverso la diminuzione del numero dei consiglieri e degli assessori e la soppressione delle figure del difensore civico e del direttore generale, nonché l'istituto dei consorzi di funzioni tra gli enti locali. Altre misure di razionalizzazione incidono sulle spese di giustizia e le maggiori entrate così realizzate sono destinate alle spese di funzionamento dell'organizzazione giudiziaria.