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NORMATIVA COMUNITARIA, in dirittura d'arrivo l'adeguamento

Dalla riforma dei servizi locali con l'apertura del mercato ai privati per servizi come la gestione dell'acqua  al made in Italy, dalla Tirrenia al federalismo, l'Expo di Milano, gli spot telefonici, le lampadine ad incandescenza e le autostrade territoriali. Sono queste le principali misure del DL "Salva-infrazioni" approvato dalla Camera con voto di fiducia. (Disposizioni urgenti per l'attuazione di obblighi comunitari e per l'esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee (Approvato dal Senato) (A. C. 2897) s. v. "Focus legislativo n. 25/2009").

Tra le principali misure del provvedimento, segnaliamo:

  • riforma servizi locali. La gestione dei servizi pubblici locali, compresa la gestione dell'acqua (anche se si precisa che la proprietà pubblica del bene acqua dovrà essere garantita), dovrà essere conferita "in via ordinaria" attraverso gare pubbliche e la gestione in house sarà consentita solo "in deroga" e "per situazioni eccezionali". Dalla riforma sono escluse la disciplina della distribuzione di gas naturale ed energia elettrica, il trasporto ferroviario regionale e le farmacia comunali. Nella fase di transizione si prevede che le gestioni in house cessano improrogabilmente il 31 dicembre 2011 salvo che cedano almeno il 40% del capitale. Le società quotate che hanno tre anni in più per adeguarsi a patto che abbiano almeno il 40% di quota di partecipazione pubblica al 30 giugno 2013, quota che scende al 30% al 2015.

  • Federalismo fiscale. Slitta al 30 giugno 2010 il termine entro cui il governo dovrà trasmettere alle Camere il primo schema di decreto legislativo di attuazione del federalismo fiscale. Si punta poi a omogeneizzare i bilanci degli enti locali, in particolare per i dati che dovranno servire alla verifica degli obiettivi di finanza pubblica relativi al patto di stabilità e che andranno in una banca dati utilizzata dalla commissione tecnica paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale.

  • Imprese partecipate servizi pubblici. Entro quindici giorni dalla notifica da parte dell'Agenzia delle Entrate, le aziende di servizi a prevalente capitale pubblico che hanno usufruito dell'esenzione dall'imposta sul reddito e che, in base alle nuove direttive europee non possono più usufruire di queste agevolazioni, dovranno pagare le somme dovute.

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